Uomo politico e geografo ungherese.
Appartenente all'illustre famiglia magiara Teleki, studiò Diritto ed
Economia, ma in seguito orientò i propri interessi verso la geografia
(compose notevoli opere cartografiche, tra cui la carta etnografica ed economica
dell'Ungheria). Seguendo la tradizione familiare, si dedicò
all'attività politica e durante la prima guerra mondiale ricoprì
alti incarichi. Ministro degli Esteri, nel 1920 negoziò il Trattato di
Trianon e divenne successivamente presidente del Consiglio; nel 1921 si
ritirò dalla vita politica mentre il potere veniva assunto
dall'ammiraglio N. Horthy, rappresentante dell'oligarchia conservatrice, e dal
1919 si dedicò interamente all'attività scientifica e accademica
come docente di Geografia economica all'università di Budapest. Entrato a
far parte nel 1927 della Camera Alta ungherese, nel 1938 la lasciò per
essere eletto deputato e ritornare alla vita politica attiva in un momento
particolarmente difficile per il Paese. Entrato come ministro dell'Istruzione
nel Governo Imredy, nel 1939 fu chiamato a succedergli e fu costretto dal
reggente Horty ad assecondare la politica della Germania nazista, accettando la
revisione del Trattato di Trianon. Nel novembre 1940, dopo aver tentato invano
di mantenere l'Ungheria neutrale, fu costretto ad accettare le imposizioni della
Germania e, dopo l'attacco alla Jugoslavia, si tolse la vita (Budapest
1879-1941).